Breve cronologia del golpe

Tratto da http://www.cantiere.org

05/07 - L'esercito spara sulla folla all'aeroporto: 2 morti

Migliaia di persone si sono recate all'aeroporto di Tegucigalpa attendendo il rientro nel paese del presidente eletto Zelaya, trovando però ad attenderli l'esercito schierato in assetto di guerra, che non ha avuto remore a sparare sulla folla: il bilancio è di 2 morti e numerosi feriti. L'aereoporto è stato chiuso è il jet che trasportava il presidente è stato deviato in Salvador. Anche il cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga aveva sconsigliato al presidente di tornare e ai manifestanti di non scendere in piazza per evitare "un bagno di sangue", schierandosi apertamente al fianco dei golpisti.



03/07 - 50mila persone invadono la capitale contro il golpe


Decine di migliaia di persone sono tornate in piazza anche oggi, sfidando il coprifuoco, lo stato d'assedio e la sospensione dei diritti costituzionali. Da tutto il paese nonostante i tentativi dell'esercito di chiudere tutti gli accessi alla capitale continuano a confluire manifestanti che ormai da una 5 giorni sono ininterrottamente nelle strade, contro il golpe e per la partecipazione dei movimenti sociali al cambiamento in avanti del paese.Dalle interviste in tutto il paese ci giunge la notizia di manifestazioni a favore del golpe, organizzate dagli industriali che usano i propri dipendenti sotto la minaccia di licenziamenti di massa.


02/07 - Manifestazioni moltitudinarie

Grandissime manifestazioni in tutto il paese. A partire dalla mattina decine di migliaia di persone hanno cercato di raggiungere la capitale per partecipare al corteo moltitudinario che è partito dalla piazza dell'obelisco per raggingere la casa presidenziale, in cui non si sono registrati scontri con l'esercito che mantiene lo stato di assedio.Numerosi le azioni regionali: il Copinh ci informa di manifestazioni a La esperancia dove tutte le strade sono bloccate. A San Pedro Sula la polizia ha repressso duramente i manifestanti.


01/07 - Sospesa la costituzione

Il governo golpista ha riunito nel pomeriggio il congresso, dichiarato lo stato di assedio ed
interrotto i diritti costituzionali in Honduras a partire dalle h. 15.00 del 01/07: sono stati sospesi i diritti individuali, l'inviolabilità del domicilio, il diritto a protestare pacificamente, il diritto all'associazione ed è stato esteso a 24 ore lo stato di arresto senza accuse.Il Frente de Resitencia Popular de Honduras e il Copinh dennciano il reclutamento forzato di giovani e addirittura di bambini di 10-12 anni da parte dell'esercito.